Lo scorso venerdì,grazie all’invito del mio insegnante, collega e amico @Fabio Ciarla  finalmente ho visto da vicino un’altra azienda rilevante della mia regione, della provincia di latina, ovvera l’azienda Cincinnato, partecipando all’anteprima della presentazione del metodo classico pas dosè 2016 “Korì”  prodotto da uve 100% Bellone. Per chi non si fosse ancora imbattuto in questo vitigno, conosciuto anche con il nome di “Cacchione”  o “Uva Pane” è tra i più antichi vitigni a bacca bianca autoctoni della regione Lazio, esistente da sempre e in passato poco valorizzato, era utilizzato prettamente per blend o come vino sfuso locale, destinato principalmente ai contadini che lo lavoravano.

Oggi, grazie a molte aziende del territorio come la Cincinnato questo vitigno sta vivendo la sua rinascita e valorizzazione come merita perché ha delle caratteristiche davvero sorprendente. La Cincinnato infatti, tra le più grandi cooperative Laziali esistente dal 1947, ha puntato molto su questo vitigno, presentandolo in ben 5 etichette (anche 7 se vogliamo, contando il passito e la grappa):

– “Castore ”  100% Bellone lazio IGT ” versione secca di pronta beva;

– “Brut” 100% Bellone lazio IGT Brut Metodo Charmat

– “Korì” 100% Bellone Metodo Classico Brut 2015

 – “Korì” 100% Bellone Metodo Classico Brut 2016  

– “Korì” 100% Bellone Metodo Classico Pas Dosé 2016, di cui abbiamo goduto dell’anteprima Nazionale.

– “Enyo”  100% Bellone lazio IGT, ottenuto dalla selezione dei migliori grappoli e dal carattere più deciso, per via delle leggera seppur consistente maggior permanenze sulle bucce e sui lieviti.

Abbiamo avuto modo di assaggiare tutte e devo dire mi hanno colpito molto, ognuna indistintamente, perché legate da un unico filo conduttore: l’esaltazione e il rispecchio totale dell’integrità e della straordinarietà di questo vitigno, che davvero è in grado di regalarci  belle emozioni ma soprattutto può raccontare una storia ultra millenaria. 


Grazie ancora a Fabio per l’invito, alla Fisar Roma per queste straordinarie opportunità, ai colleghi ritrovati ma soprattutto alla Cincinnato, a Giovanna Trisorio per la splendida accoglienza, deliziandoci con un pranzo ricco di eccellenti portate e che vi invito davvero a venire a visitare: il Wine Resort, appena ristrutturato e ultimato poco prima dell’emergenza Covid-19, vanta di una struttura ricettiva per il pernottamento, ristorante e lounge bar e una vista sui vigneti davvero mozzafiato.