Dalle articolate colline dell’Appennino Toscano, che si perdono tra i banchi di nebbia tipici del Mugello, ecco a voi un prodotto gioiellino dell’azienda del Maestro Michele Lorenzetti, collezionatore di grandi collaborazioni nel panorama della viticultura Italiana (ho appreso con piacere infatti la sua collaborazione anche con gli amici di cantina Bossanova incontrati nel 2020).
Classe 1971, enologo, biologo e viticoltore che ha trovato nella produzione a regime biodinamico una risposta concreta alla produzione in totale assenza di chimica. Questo vino è prodotto con uve  100% Sauvignon blanc, coltivate nei soli 3 ettari Gattaia, una piccola frazione di nel comune di Vicchio del Mugello, che ho potuto visitare nell’ Novembre 2019, insieme agli amici @lpwineworld e @malafra.


Area particolare per clima e microclima, caratterizzata da terreni argillosi-calcarei, ricchi di arenarie. Qui in tempi pre-fillossera il Marchese Vittorio degli Albizi aveva portato e impiantato Sauvignon Blanc, Sauvignon Gris, Pinot nero e Riesling da masse francesi.
Nemmeno 6000 bottiglie l’anno, giuste giuste 4 referenze. difatti arrivammo tardi, nel senso che la produzione era quasi tutta venduta a trovai disponibile solo questa etichetta dei bianchi (piuttosto, devo rimediare sul Riesling).

Vini fermentati con i propri lieviti, in vasche d’acciaio e senza controllo della temperatura. Solo questo vino, il Sauvignon, ha seguito poi l’affinamento in anfora interrata dal quale Michele ci fece assaggiare direttamente dal campione di vasca, prendendolo cosi direttamente di quella che sarebbe diventata poi la nuova annata.

Esperienza sublime, ricordo ancora lo stupore e il fascino che ho provato ascoltando le spiegazioni di un insegnante bravissimo che con tanta naturalezza (scusate la banalità ma è solo così che potrei esprimermi) ci ha trasmesso tutto il suo credo e la genuinità con i quali produce il Vino. 
Un’ esperienza magnifica, ho aspettato che aprissi un suo vino per raccontarvi questa avventura che ho avuto la fortuna di vivere, perchè non è stata una visita come tutte le altre ma soprattutto penso che ci voglia ancora tempo prima che io possa raccontarvi di agricoltura biodinamica di questa portata…

Insomma non finisce qui perchè ho il Gattaia Pinot Nero in purezza ancora in cantina da aprire.

Vini che portano nel calice la potenza e ricchezza del paesaggio impetuoso che dalle cime degli Appennini del Mugello. Mete che consiglio vivamente di visitare non appena sarà possibile riprendere le attività enoturistiche.